L’avvocato Pazienza Mantovani, detta Paz, vive con il figlio adolescente e la madre. Sempre dalla parte dei più deboli, esercita una professione che non la arricchisce. Per pagare le bollette accetta di entrare a far parte dello studio legale più in vista di Roma. Scopre presto che la collega che sostituisce è morta, suicida, poco tempo prima. Le ragioni di quel gesto rimangono un mistero finché un magistrato, ex amante di Paz, che stava investigando sul cliente più importante dello studio, viene assassinato. Paz collega in fretta le due morti: il filo che li unisce è un’organizzazione criminale che, per fermare le sue indagini, la costringerà a dichiararsi colpevole di un omicidio che non ha commesso. Paz finisce in prigione. Quando esce è una donna finita, senza futuro, nessuno studio legale la assumerebbe. Dalle sue ceneri sorge Madame X, una mistress che odia il genere maschile, una macchina da guerra la cui unica benzina è la vendetta. Ma l’amore è in agguato.

Maria Carboni, nata a Roma sotto il segno dello Scorpione. A vent’anni si trasferisce a Los Angeles dove frequenta un corso di scrittura creativa, ma solo per due mesi, poiché alcune vicissitudini fa - miliari la costringono a tornare in Italia. Divorzia - ta, ha un figlio, Marco, oggi diciottenne. Come la protagonista di Tradita, si sente una ragazza madre che si assume in toto la responsabilità di genitore unico. Di Paz, il personaggio nato dalla sua penna (scrive tutte le sue opere a mano), dice che le somi - glia, eccome! Molte delle esperienze vissute dalla sua eroina lei le ha provate sulla sua pelle. Femmi - nista a oltranza (e non se ne vergogna) è single e di - chiara di avere ancora molte storie da raccontare. Storie di donne. Tradita è il suo primo romanzo, da cui è stato tratto il film omonimo che vanta un cast internazionale, da Giancarlo Giannini a Angela Mo - lina, da Manuela Arcuri a William Levy, da Monica Guerritore a Fernando Lindez.