Description
«Il più grande scrittore della letteratura italiana di ogni secolo, Galileo, appena si mette a parlare della luna innalza la sua prosa a un grado di precisione e di evidenza e insieme di rarefazione lirica prodigiose». Così Italo Calvino tributava il suo omaggio al padre della moderna scienza sperimentale, che era per lui molto più che un «mero» scienziato. Da qui parte Alessandro Bettini, per riconsegnarci un ritratto dell’«uomo universale», il genio al quale non soltanto dobbiamo la scoperta delle leggi della meccanica, il perfezionamento del cannocchiale, i fondamentali lavori sull’eliocentrismo, la scoperta delle macchie solari, dei satelliti di Giove, delle fasi di Venere e del profilo accidentato della Luna.
Conducendoci tra gli scritti e le lettere di Galilei, Bettini ci mostra infatti come egli fu, oltre che astronomo, fisico e matematico, anche un talentuoso suonatore di liuto, un raffinato pittore, un attento critico letterario, un meticoloso ingegnere dedito a preservare il regolare corso dei fiumi e persino un appassionato innovatore nella produzione del vino.
Galileo Galilei aveva in sé molti colori, era un genio «policromo», e quasi nessun campo dello scibile umano gli fu alieno. Ed era anche un noto guastafeste, «di cervello stravagante e vago di contrariare alle opinioni e dottrine comunemente ricevute anco dagli stessi professori delle arti» diceva di sé, ossia aveva sempre voglia di smentire pubblicamente gli onorati maestri dell’epoca, spesso con un certo scandalo. Pagò personalmente gli eccessi del suo carattere, ma lasciò al mondo un’eredità indelebile, che questo libro svela in tutta la sua grandezza.
Conducendoci tra gli scritti e le lettere di Galilei, Bettini ci mostra infatti come egli fu, oltre che astronomo, fisico e matematico, anche un talentuoso suonatore di liuto, un raffinato pittore, un attento critico letterario, un meticoloso ingegnere dedito a preservare il regolare corso dei fiumi e persino un appassionato innovatore nella produzione del vino.
Galileo Galilei aveva in sé molti colori, era un genio «policromo», e quasi nessun campo dello scibile umano gli fu alieno. Ed era anche un noto guastafeste, «di cervello stravagante e vago di contrariare alle opinioni e dottrine comunemente ricevute anco dagli stessi professori delle arti» diceva di sé, ossia aveva sempre voglia di smentire pubblicamente gli onorati maestri dell’epoca, spesso con un certo scandalo. Pagò personalmente gli eccessi del suo carattere, ma lasciò al mondo un’eredità indelebile, che questo libro svela in tutta la sua grandezza.
Notes biographiques
Alessandro Bettini è professore emerito di Fisica all’Università di Padova e ricercatore sperimentale nella Fisica delle particelle elementari. Vicepresidente della Società Italiana di Fisica, per sei anni direttore del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso e in precedenza vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Bettini è autore di più di 200 pubblicazioni scientifiche sulle maggiori riviste internazionali e di libri di testo universitari: Le onde e la luce (1981), Meccanica e termodinamica (1995), Elettromagnetismo (2001), Introduction to Elementary Particle Physics (2008) e A Course in Classical Physics (2016-2017). Per Bollati Boringhieri ha pubblicato Da Talete a Newton. La fisica nelle parole dei giganti (2019) e Nove parole della fisica. Vuoto, inerzia, atomo, simmetria, spazio-tempo, massa, eclissi, quark, cosmo (2021), entrambi tradotti in diverse lingue.