Description
«Molti pretendono di essere eredi di Patricia Highsmith, ma Christopher Bollen lo è davvero: una satira estremamente leggibile, tortuosa e sagace che si presenta come un thriller sulla supponenza, la solitudine, la gelosia e l'eterno conflitto tra giovani e anziani. Godibilissimo.»
Hanya Yanagihara, autrice di "Una vita come tante"
«Seducente, perfido e assolutamente brillante, un romanzo sull'età e il potere, una battaglia tra due menti spietate e affascinanti. Mi ha catturata dalla prima pagina e non mi ha più lasciata andare. »
Katie Kitamura, autrice di "Audizione"
«Scrittura splendida e tensione molto ben calibrata danno vita a un libro deliziosamente infido che si legge tutto d'un fiato.»
«The Guardian»
Maggie Burkhardt, 81 anni, vedova di Milwaukee, è ormai da qualche mese ospite in una comoda suite del Royal Karnak di Luxor, Egitto, un albergo un po’ délabré, testimone di un fasto passato, sulle rive del Nilo. Qui, sotto il caldo sole sahariano, tra meravigliosi tramonti e l’amicizia del direttore dell’albergo e degli altri ospiti «a lungo termine», Maggie è felice. Si sente amata, coccolata, e per tutti è semplicemente la vecchietta sola della stanza 309.
Nessuno sospetta di un’anomalia nella vita di Maggie, un desiderio compulsivo che la porta a voler «sistemare» la vita delle persone che incontra sul suo cammino. Un desiderio che l’ha messa nei guai e costretta alla fuga dall’albergo svizzero dove soggiornava fino a qualche tempo prima.
Una mattina Maggie nota l’arrivo di due nuove persone al bancone della reception: una giovane madre dall’aria tristissima, Tess, e suo figlio Otto, di otto anni. Maggie ne è intenerita, vuole prendersene cura, invitarli nel suo mondo, magari, un giorno, far parte della loro famiglia. Ma presto capisce che queste sue attenzioni hanno attirato la rivalità di un avversario totalmente inatteso. Maggie ha finalmente trovato chi le tiene testa, in un agguerrito gioco del gatto e del topo, dove si fatica a capire chi è l’uno e chi l’altro.
Dall’acclamato autore di Orient e di Un crimine bellissimo, un nuovo romanzo pieno di colpi di scena costruiti su una tensione psicologica degna degli indimenticabili classici hitchcockiani, fino al climax totalmente inatteso e decisamente scioccante.
Hanya Yanagihara, autrice di "Una vita come tante"
«Seducente, perfido e assolutamente brillante, un romanzo sull'età e il potere, una battaglia tra due menti spietate e affascinanti. Mi ha catturata dalla prima pagina e non mi ha più lasciata andare. »
Katie Kitamura, autrice di "Audizione"
«Scrittura splendida e tensione molto ben calibrata danno vita a un libro deliziosamente infido che si legge tutto d'un fiato.»
«The Guardian»
Maggie Burkhardt, 81 anni, vedova di Milwaukee, è ormai da qualche mese ospite in una comoda suite del Royal Karnak di Luxor, Egitto, un albergo un po’ délabré, testimone di un fasto passato, sulle rive del Nilo. Qui, sotto il caldo sole sahariano, tra meravigliosi tramonti e l’amicizia del direttore dell’albergo e degli altri ospiti «a lungo termine», Maggie è felice. Si sente amata, coccolata, e per tutti è semplicemente la vecchietta sola della stanza 309.
Nessuno sospetta di un’anomalia nella vita di Maggie, un desiderio compulsivo che la porta a voler «sistemare» la vita delle persone che incontra sul suo cammino. Un desiderio che l’ha messa nei guai e costretta alla fuga dall’albergo svizzero dove soggiornava fino a qualche tempo prima.
Una mattina Maggie nota l’arrivo di due nuove persone al bancone della reception: una giovane madre dall’aria tristissima, Tess, e suo figlio Otto, di otto anni. Maggie ne è intenerita, vuole prendersene cura, invitarli nel suo mondo, magari, un giorno, far parte della loro famiglia. Ma presto capisce che queste sue attenzioni hanno attirato la rivalità di un avversario totalmente inatteso. Maggie ha finalmente trovato chi le tiene testa, in un agguerrito gioco del gatto e del topo, dove si fatica a capire chi è l’uno e chi l’altro.
Dall’acclamato autore di Orient e di Un crimine bellissimo, un nuovo romanzo pieno di colpi di scena costruiti su una tensione psicologica degna degli indimenticabili classici hitchcockiani, fino al climax totalmente inatteso e decisamente scioccante.
Notes biographiques
Christopher Bollen è autore di Orient (2018), Il gioco della distruzione (2021) e Un crimine bellissimo (2022). È editor-at-large per «Interview Magazine» e i suoi scritti sono apparsi su numerosi quotidiani e riviste, tra cui «The New York Times», «Artforum», «New York Magazine» e «The Believer». Implacabile è stato nominato Miglior Thriller dell’Anno 2024 da «The New York Times» ed è stato finalista al Los Angeles Times Book Prize.
