Descrizione
Il volume offre una riflessione sul potenziale trasformativo della crisi pandemica da Covid-19 sulla base dei dati raccolti attraverso due web survey condotte a distanza di poco più di un anno (maggio/giugno 2020 e settembre/ottobre 2021). A quattro anni di distanza dal primo caso ufficiale di contagio registrato in Italia poco sembra essere rimasto di quell’onda emotiva suscitata dallo shock di scoprirsi fragili, vulnerabili, soli, impotenti, ma anche più solidali e consapevoli di un destino comune, di fronte al pericolo di una morte di massa. Quel pensiero che più aleggiava nelle menti di ciascuno, ripetuto come un mantra dai media e dalle più autorevoli istituzioni, che “nulla più sarebbe stato come prima” sembra ormai lontano non tanto perché la malattia da Covid-19 sia stata debellata ma perché la “normalità” ci ha reso immuni dalla stessa. I contributi raccolti nel volume analizzano il come e i perché di questa mancata trasformazione, evidente già nell’arco di tempo coperto dalla ricerca, nel rapporto tra cittadini e istituzioni nazionali ed europee, in termini di memorie condivise, di solidarietà sociale e istituzionale, di un senso di responsabilità diffusa e di appartenenza inclusiva.
Note biografiche
Massimo Pendenza è professore di Sociologia presso l’Università di Salerno, dove – dal 2011 – ha fondato e dirige il Center for European Studies. Si occupa principalmente di radicamento del pensiero cosmopolita, di derivazione anche sociologica, nei processi di globalizzazione e di costruzione della società europea. È autore di numerosi articoli su riviste nazionali e internazionali, mentre tra i principali volumi si ricordano Governare la società (2024), Radicare il cosmopolitismo (2017) e Teorie del capitale sociale (2008). È inoltre curatore di Émile Durkheim: Sociology as an Open Science (2022, con G. Paoletti) e di Classical Sociology Beyond Methodological Nationalism (2014).
Dario Verderame è professore associato presso l’Università di Salerno. I suoi principali interessi di ricerca riguardano lo studio dell’identità e dell’integrazione europee in una prospettiva storico-comparativa, con particolare riferimento ai temi del cosmopolitismo, dell’europeizzazione culturale e sociale. Già coordinatore del Modulo Jean Monnet “Cultura e Memoria Europee, EuCuMe” (2018-2021), è attualmente coordinatore del Modulo Jean Monnet “Activating EU Rights (ActEuR)” (2022-2025). Tra le sue monografie: Rituale e confini (2014) e Fare l’Europa sociale (2009).
Autori Vari