Description
Tu non correre, che non sei abituata è una riflessione su come sia cambiato il modo di essere genitori oggi, una riflessione empirica basata sull'esperienza da parte di chi padre lo è. Se è vero che viviamo in un'epoca di ansia diffusa, di generale insicurezza, è pure vero che quest'ansia pare polarizzarsi in modo particolarmente acuto sui genitori. O forse i genitori che li hanno preceduti erano solo meglio capaci di nasconderlo… In una carrellata esorcizzante e disarmante di quanto di più sacro pare esserci oggi nel nostro mondo – la genitorialità appunto –, Giaime Alonge, con il piglio dell'antropologo e l'approccio dello storico, analizza le varie fasi in cui il genitore capisce di essere tale, dai figli avuti in età avanzata alle prime notti insonni, dall'emergere degli istinti omicidi verso la progenie al ricorso all'alcol per avere un po' di quiete. Ma com'è possibile che una generazione cresciuta nell'ultimo scorcio del Novecento si sia ritrovata in balia di una schiera di piccoli despoti, e quali sono le contromisure per vincere l'ultima battaglia? La psicopatologia di una società in cui i ruoli di potere tra infanzia ed età adulta si sono ribaltati, una disamina comica di ciò che in fondo tutti noi, consapevoli o meno, volenti o nolenti, siamo diventati.