Description
In un delta senza tempo, un delta incontaminato e quasi magico, arriva un terzetto disperato: un vecchio pescatore «dall’accento romano pesante, marcato, quasi sfrontato... a chi domandava da quale borgata venisse lui rispondeva da quella del mare...», una ragazza, Flavia, «buttata nella vita come si gettano le cicche mezze spente sul ghiaino dei binari», e un cane «bastardo e felice» di nome Adolfo. A Scano Boa, in cima al Delta del Po, il vecchio vive la sua ultima e disperata avventura: la pesca dello storione, tornato a ripopolare le acque.
In una sorta di versione fluviale del Vecchio e il mare, Cibotto torna nelle terre e nei luoghi a lui più familiari, scavando tra le pieghe di un paesaggio solo in apparenza piatto e uniforme, popolato da personaggi ruvidi e indimenticabili.
«Un disperato, struggente, umanissimo canto all’ostinazione e all’irriducibilità dell’uomo»
Romolo Bugaro
Biographical notes
G.A. Cibotto (1925-2017) si è sempre interessato di letteratura e teatro, alternando la narrativa alla saggistica. Con Marsilio ha pubblicato Cronache dell’alluvione, Stramalora, La coda del parroco, Diario veneto, La vaca mora, Veneto segreto, Veneto d’ombra, Un certo Veneto, Il doge è sordo, Scano Boa, Amen. Versi in lingua e in dialetto, In paradiso con la carrozza e Bassa marea. Versi in lingua e in dialetto.