Descrizione
Quasi tutti gli amici se ne sono andati e lei, Natalia, è rimasta. A volte pensa che è una vecchia fortunata a non essersi spenta come tanti, ma è un pensiero che subito svanisce. Quando la luce del mattino è una bellezza, sistema il divano blu, il tappeto e i quadri alle pareti, arieggia il soggiorno perché qualcosa di nuovo e di piacevole può sempre accadere.
Sua figlia vive lontano e Vicente, suo marito, è scomparso, ma Natalia non è sola. Le persone care con cui ha condiviso la vita popolano come compagni invisibili la casa con i loro ricordi. Vicente, che amava le carte geografiche e i biscotti al rum, un uomo magrolino che si era incurvato in vecchiaia, dopo essere stato perseguitato a tal punto dalla dittatura da restare a lungo nascosto nello scantinato di un amico; Sarah, l’amica dal carattere impossibile, proprietaria del negozio di biscotti da cui Natalia tornava puntualmente con un sacchetto tutto appiccicoso di burro e granella di zucchero; Jorge, il senzatetto che aveva messo su casa all’angolo della strada con un mucchio di cartoni e un po’ di borse di plastica, e prediceva il futuro in cambio di qualche Campari; tutti coloro che con lei hanno vissuto gli anni della violenza della dittatura, del crollo delle ideologie e del mondo che diventava improvvisamente altro da quello che avevano conosciuto, si ripresentano puntualmente nella mente di Natalia come personaggi di un teatro della vita nient’affatto perduto, ma vivo e attuale. Mentre vaga tra la finestra del soggiorno e il tavolo della cucina, e la memoria la trasporta alle scene vivide intorno alle quali si svolgeva la sua esistenza, Natalia rivive la bellezza e la forza della condivisione, del destino comune che ha unito la sua cerchia di amici anche nei periodi più bui e nelle prove più dure.
Con una scrittura tersa e impeccabile, Juliana Leite offre alla narrativa contemporanea un personaggio indimenticabile che, alla fine dei suoi giorni, segnati come tutti da ombre e da lutti, parla dell’amore, dell’amicizia, del dolore e del piacere “con la gioia di una ragazza che scopre la vita” (José Eduardo Agualusa) e la lucidità e il buon umore di chi ha davvero vissuto fino in fondo.
Il tempo dell’assenza e della memoria, della famiglia e dell’amore, dell’amicizia e della vecchiaia in un romanzo di una delle più acclamate autrici brasiliane contemporanee.
“Ho aperto questo libro e non sono riuscita a chiuderlo finché non ho raggiunto l'ultima riga
sottovoce. Esemplari umani è una narrazione ipnotica. Sullo sfondo, i tempi plumbei della dittatura, lo scorrere quotidiano di vite le cui storie temono di non essere raccontate. Un'immersione in gesti ripetuti, personaggi radicalmente comuni, un subbuglio di sentimenti che il talento e la totale padronanza degli strumenti di scrittura restituiscono impeccabilmente.”
Heloísa Buarque de Hollanda
“Esemplari umani parla dei giorni pericolosi e incomprensibili che attraversiamo insieme; parla dell'isolamento, dell'ombra e della gestione confusa dell'amore tra genitori e figli, senza mai perdere luce, lucidità e buon umore.”
José Eduardo Agualusa