Descrizione
««Dopo giorni e notti di lavoro e fatica incredibili, ero riuscito a scoprire la causa della generazione e della vita; anzi, di più, io stesso ero in grado di infondere vita nella materia inanimata.» »
Nell’estate del 1816 Mary Wollstonecraft Godwin raggiunse Lord Byron nella dimora che questi aveva preso in affitto, insieme al proprio medico John Polidori, sulle rive del lago di Ginevra. Ad accompagnarla erano Percy Bysshe Shelley, suo futuro marito, e la sorellastra Claire Clairmont. E proprio in quella villa, dove furono costretti per giorni da un incessante maltempo, nacque l’idea di un passatempo destinato a cambiare per sempre le sorti della letteratura: leggere storie dell’orrore e del soprannaturale e cimentarsi quindi nella scrittura di un racconto originale.
In cerca dell’ispirazione che inseguiva con tenacia, nel corso di una notte insonne la scrittrice, allora diciottenne, ebbe infine un’intuizione e cominciò la stesura di quello che sarebbe diventato uno dei romanzi gotici più letti e amati, da molti considerato uno dei primi, riuscitissimi esperimenti di fantascienza letteraria, che avrebbe plasmato l’immaginario collettivo.
A oltre due secoli di distanza, la storia del dottore e della sua creatura rimane di straordinaria attualità. La generazione artificiale della vita, i confini della creatività umana, l’inestinguibile sete di conoscenza e scoperta sono tra i temi che, oggi più che mai, permeano una società in cerca di risposte a domande senza tempo. Un romanzo eccezionale che ha folgorato generazioni di lettori e che ancora oggi non smette di affascinare.
Nell’estate del 1816 Mary Wollstonecraft Godwin raggiunse Lord Byron nella dimora che questi aveva preso in affitto, insieme al proprio medico John Polidori, sulle rive del lago di Ginevra. Ad accompagnarla erano Percy Bysshe Shelley, suo futuro marito, e la sorellastra Claire Clairmont. E proprio in quella villa, dove furono costretti per giorni da un incessante maltempo, nacque l’idea di un passatempo destinato a cambiare per sempre le sorti della letteratura: leggere storie dell’orrore e del soprannaturale e cimentarsi quindi nella scrittura di un racconto originale.
In cerca dell’ispirazione che inseguiva con tenacia, nel corso di una notte insonne la scrittrice, allora diciottenne, ebbe infine un’intuizione e cominciò la stesura di quello che sarebbe diventato uno dei romanzi gotici più letti e amati, da molti considerato uno dei primi, riuscitissimi esperimenti di fantascienza letteraria, che avrebbe plasmato l’immaginario collettivo.
A oltre due secoli di distanza, la storia del dottore e della sua creatura rimane di straordinaria attualità. La generazione artificiale della vita, i confini della creatività umana, l’inestinguibile sete di conoscenza e scoperta sono tra i temi che, oggi più che mai, permeano una società in cerca di risposte a domande senza tempo. Un romanzo eccezionale che ha folgorato generazioni di lettori e che ancora oggi non smette di affascinare.
Note biografiche
Mary Shelley (1797 – 1851) è una delle scrittrici inglesi più importanti della storia della letteratura, figura di spicco del romanzo gotico e antesignana della fantascienza. Figlia della pensatrice femminista Mary Wollstonecraft e del filosofo William Godwin, a soli diciotto anni concepì Frankenstein, o Il Prometeo moderno nel corso di una vacanza in compagnia del poeta Percy Bysshe Shelley, che avrebbe sposato pochi mesi dopo. Rimasta vedova a soli venticinque anni, continuò a coltivare la propria carriera di scrittrice, pubblicando romanzi e racconti la cui influenza è stata riconosciuta soltanto dopo la sua scomparsa, consacrandone definitivamente la grandezza artistica e letteraria.
