Description
Nel 1830 l'anonimo direttore di un carcere minorile francese firma l'altrettanto anonimo "Le livre sans titre " per illustrare ai giovani i danni dell'onanismo, considerato la fonte di ogni male fisico e morale: debolezza, astenia, disturbi del sonno, vomito, caduta dei capelli e dei denti, sbocchi di sangue, asma, febbre, consunzione delle ossa, infine la morte. Ogni capitoletto racconta uno scalino di questo precipizio verso la tomba, ed è accompagnato dal ritratto di un ragazzo vittima del “vizio solitario”, dapprima "jeune et beau", e poi sempre più debole, emaciato, sfibrato. Sedici acquerelli, sedici stazioni della Via crucis dell'autoerotismo.Il testo è accompagnato da un saggio sulla storia della masturbazione: parte dall'antichità e arriva alla odierna concezione di tale comportamento sessuale come pienamente naturale ed eticamente legittimo, passando per la condanna drastica dei Padri della Chiesa fondata sulla sanzione biblica di Onan, e per il pensiero scientifico del Sette e Ottocento quando, anche in pieno Illuminismo, l'influenza del cattolicesimo indusse fino a metodi molto cruenti per debellare il "male", dalla clitoridectomia alla amputazione del pene. Meno feroce sistema quello del miliardario John Kellogg il quale, convinto che i cibi saporiti sollecitassero le pulsioni sessuali, inventò un prodotto leggero che sostituisse la pancetta e il prosciutto usati per la colazione.
Note biografiche
Piero Manni è nato nel 1944 a Soleto, è scomparso nel 2020 a Lecce.
Ha insegnato per oltre vent'anni negli istituti di pena.
Nel 1984 ha fondato con la moglie Anna Grazia D’Oria la casa editrice Manni.
Ha pubblicato e curato vari libri per Manni Editori, tra cui Che dice la pioggerellina di marzo e Cloffete cloppete clocchete, i volumi di Trotula de’ Ruggiero, altri sulla cultura del territorio.
Nel 2012, con Sonda, Salentini. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù.
Da sempre impegnato nella politica, fin dagli anni Sessanta nel “manifesto”, dal 2005 è stato Consigliere regionale per Rifondazione comunista. Dal 2018 è stato Presidente emerito dell’ANPI provinciale.