"Cento preghiere dei certosini" non è soltanto una raccolta di testi della devozione: è un invito ad avvicinarsi, in punta di piedi, al fuoco vivo di una tradizione monastica che da quasi mille anni custodisce, nel silenzio delle celle e nella coralità nascosta del chiostro, un dialogo ininterrotto con Dio. Le voci che risuonano in queste pagine – da Guigo II e Dionigi il Certosino fino ai monaci del XX secolo – attraversano otto secoli di contemplazione, intrecciando latino biblico e lingue volgari, rigore ascetico e tenerezza filiale, lampi mistici e concrete attenzioni pastorali radicate nel tessuto del quotidiano. Un minuscolo breviario di parole ispirate per chi cerca una pausa verticale nella frenesia dei giorni: può sostare sul comodino, viaggiare in metropolitana, abitare un banco di chiesa, sostenere la preghiera silenziosa o ravvivare quella domestica. Non serve “saper pregare” per aprirlo: le parole dei certosini hanno la discrezione di chi bussa piano, conducendo la mente al silenzio e permettendo all’anima di accogliere il respiro di Dio.

Anna Maria Foli. Traduttrice ed editor, ha pubblicato vari volumi per Piemme, Sperling & Kupfer, Effatà, Edizioni Messaggero Padova, per la maggior parte di carattere spirituale e religioso. Il più recente è Le ricette di suor Mafalda (con suor Mafalda Canevello, Piemme 2019). Ricercatrice e viaggiatrice, appassionata di montagna e delle sue tradizioni, grazie al lavoro di preparazione di questo testo ha incontrato abati e madri badesse, priori e superiori conventuali, affinando le sue conoscenze di terapie naturali e di farmacopea delle piante officinali.