Storie di ordinaria violenza

Editore:
Anno:
2025
ISBN:
9788855584197
DRM:
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Description

Che cosa hanno in comune una matrona romana di alto lignaggio, Agrippina Maggiore, e la prigioniera germanica Thusnelda? La prostituta Manilia e la regina degli Iceni Boudicca? In apparenza nulla, essendo diverse per nascita, condizione sociale, provenienza etnica. Eppure sono tutte protagoniste di episodi di ordinaria e brutale violenza, dietro alla quale si celano ragioni molto diverse: il decoro delle istituzioni repubblicane, lo scontro per il potere nella domus dell’imperatore, i diritti dei vincitori sui popoli sconfitti. Le loro storie sono insignificanti o esemplari ma tutte accomunate dalla stessa cifra: è la sfera della lotta politica la dimensione in cui il fenomeno della violenza contro le donne tende a emergere con maggior evidenza. Agrippina vive un ambiente familiare tossico ove sospetto e controllo erano praticati con l’obiettivo dell’annientamento politico. Le regine barbare sono accomunate da un destino di prigionia affrontato con fierezza, che ribadisce quale fosse la normalità delle donne in guerra: prede da catturare, corpi da violare, trofei da esibire. Manilia è protagonista di una vicenda quasi surreale che si conclude positivamente ma, in realtà, non sono i suoi diritti ad essere tutelati nel processo. È la vita delle donne che si svela in queste storie: una vita caratterizzata dalla subordinazione all’uomo, padre o magistrato o imperatore, da una strutturale disuguaglianza nei diritti e da una narrazione pubblica che ne umiliava le qualità e i ruoli.


Biographical notes

È professoressa ordinaria di Storia romana all’Università di Torino, dove insegna Storia romana, Epigrafia latina e Storia delle donne romane. È socia dell’Accademia delle Scienze di Torino e della Deputazione Subalpina di Storia Patria; ha presieduto il Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo torinese. Per il volume L’impero in quota. I Romani e le Alpi ha vinto il Premio Itas del Libro di montagna 2020, il Premio Mario Rigoni Stern 2020 e il Premio Leggi Montagna 2020. È PI del progetto #EtiamEgo.

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